Sul settimanale Jonio l’intervista su Intelligenza artificiale, democrazia e responsabilità a Costantino Del Riccio, Presidente del Comitato consultivo della Fondazione Insigniti OMRI per la Comunicazione istituzionale, per 30 anni al Quirinale e per 15 anni vicario del direttore dell’Ufficio Stampa del Presidente della Repubblica.
In un’epoca in cui l’intelligenza artificiale (IA) si afferma come uno dei pilastri del progresso tecnologico, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha più volte evidenziato il suo potenziale trasformativo per l’umanità. Durante la consegna dell’onorificenza accademica di Dottore Honoris Causa dall’Università di Aix-Marseille, lo scorso 5 febbraio, Mattarella ha ribadito come queste tecnologie possano offrire soluzioni innovative a sfide globali, aprendo nuove frontiere per lo sviluppo sociale ed economico. Tuttavia, il Capo dello Stato ha anche lanciato un monito: senza un approccio responsabile e consapevole, l’IA rischia di diventare uno strumento di discriminazione e disuguaglianza, anziché un motore di progresso equo e inclusivo.
“La rivoluzione tecnologica deve restare umana”: con questa frase, Mattarella ha sottolineato l’importanza di guidare lo sviluppo dell’intelligenza artificiale nel rispetto della dignità umana e dei principi di giustizia, affinché essa sia sempre al servizio del benessere collettivo. Un invito a riflettere su come bilanciare innovazione ed etica, per garantire che il futuro sia plasmato da scelte responsabili e condivise.
